Una guida a come scegliere il metodo di cottura giusto per rendere ogni piatto straordinario!
La scelta del metodo di cottura da utilizzare è probabilmente una delle scelte più importanti che facciamo quando ci mettiamo ai fornelli, ma è anche uno degli elementi più spesso trascurati nel gioco della vittoria in cucina.
Qual è il metodo di cottura migliore per cucinare il vostro piatto?
Come si fa a scegliere?
Quali sono le differenze?
Rispondiamo a tutte queste domande, sperando di darvi una comprensione più approfondita dei diversi metodi di cottura e di come scegliere quello che funziona meglio per esaltare i vostri piatti.
La bollitura
La bollitura è un metodo che consiste nel cuocere un alimento in acqua bollente a 100°C. L’alimento può essere immerso in acqua quando non ha ancora raggiunto la temperatura oppure quando l’acqua è arrivata al punto di ebollizione.
Per quali cibi è indicata?
Farinacei, legumi (lenticchie, ceci), pesce, carni rosse e bianche.
Perché sceglierla?
La bollitura preserva bene i sapori degli alimenti, permette di passare all’acqua il sapore della pietanza e le sostanze nutritive e, nel caso dei legumi secchi, permette la loro reidratazione. Inoltre, permette agli alimenti di trattenere maggiormente le sostanze nutritive.
Cosa evitare nella bollitura?
Non cuocere per troppo tempo gli alimenti, poiché rischierebbero di perdere colore, sapore e consistenza.
La cottura a vapore è un metodo di cottura che consiste nel far passare il calore dell'acqua in forma gassosa (vapore) ai nostri alimenti. Si può fare in vari modi: con una vaporiera, al cartoccio o con la pentola a pressione. In questo caso l’alimento non toccherà l’acqua ma assorbirà il vapore per cuocersi.
Per quali cibi è indicata?
Carne, pesce e volatili, frutta e verdura, patate e pasta.
Perché sceglierla?
La cottura al vapore è il metodo che preserva maggiormente sali minerali e vitamine, il loro sapore e inoltre permette di cuocere molti alimenti davvero in poco tempo.
Cosa evitare nella cottura al vapore?
Bisogna dosare bene il liquido, che non deve mai entrare a contatto con i cibi contenuti nel cestello o nel cartoccio, ma deve essere sufficiente per non evaporare completamente prima che il cibo sia ben cotto.
La frittura è una tecnica culinaria che prevede la cottura degli alimenti nell'olio o in altri grassi, immergendo completamente l’alimento ad alte temperature (l’ideale sono dai 140° ai 180° gradi). L’olio bollente sigilla la superficie dell’alimento, impedendo ai liquidi interni o dell’impasto di vaporizzarsi e provocando quindi un’estensione/gonfiore dell’alimento.
Per quali cibi è indicata?
Verdura, carne, volatili e pesce.
Perché sceglierla?
Dal punto di vista nutrizionale purtroppo la frittura rende gli alimenti molto grassi, soprattutto quando sono circondati da una pastella che si impregna di olio come una spugna. Inoltre, il calore dell’olio distrugge le vitamine contenute dagli alimenti. Si sceglie però la frittura quando si ha necessità di un ottimo gusto, in occasioni speciali o quando si ha bisogno di togliere qualche sfizio.
Cosa evitare nella frittura?
Importantissimo evitare di utilizzare per volte lo stesso olio e pulire i residui di sporcizia. Bisogna scegliere olii adeguati poiché il punto di fumo deve essere abbastanza alto per evitare che si creino tossine pericolose per la nostra salute e non friggere a temperature troppo elevate.
La cottura in padella è forse il metodo di cottura più usato ogni giorno. Con questa cottura il calore si propaga in modo diretto, quindi per conduzione; aggiungendo olio, burro, strutto, acqua o vino si ottiene una cottura per “convenzione”, ovvero il calore raggiunge il cibo (freddo) attraverso il liquido utilizzato.
Per quali cibi è indicata?
Carni, pesce, verdure, legumi e anche primi piatti. In alcuni casi, può essere adatta anche per cucinare dolci e dessert, da servire dopo pranzo o a colazione.
Perché sceglierla?
È adatta per cotture veloci a fiamma vivace per preservare il gusto e le proprietà nutrizionali ma richiede attenzione continua per evitare di bruciacchiare gli alimenti.
Cosa evitare nella cottura in padella?
È sempre consigliabile scegliere delle buone padelle in modo da evitare di eccedere con i grassi. Ad oggi si può utilizzare, grazie alle padelle antiaderenti, anche l’acqua o altri sostituti rendendo questo metodo di cottura molto più sano.
La cottura al forno sfrutta il calore secco a una temperatura che può variare da 150°C e 240°C. L’aria calda viene a contatto direttamente il cibo, provocando la formazione di un sottile strato di crosta sulla superficie (in genere il forno viene preriscaldato per potenziare questa fase), che impedisce perdite di succhi (e quindi nutrienti) significative. Il forno permette numerose varianti di cottura: classica, al sale, al cartoccio. Gli accorgimenti per ridurre i grassi aggiunti possono essere vari, tra cui l’utilizzo della carta forno.
Per quali cibi è indicata?
Carni di vario tipo, pesce, verdure, farinacei, dessert.
Perché sceglierla?
Rende i piatti gustosi e saporiti ed è un metodo che permette di mantenere tutte le proprietà nutritive degli alimenti.
Cosa evitare nella cottura in forno?
È sempre consigliabile tenere d’occhio la temperatura ed evitare temperature troppo alte.
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